VISIONI

Ho preso carta e penna
ho cercato la canzone giusta
solo piano, nessuna voce
la stanza ha preso la tua forma
i tuoi capelli mi hanno sommerso
come in una danza
e poi i tuoi occhi hanno iniziato
a mostrarmi tutto quello
che volevo vedere da sempre
e mi sono sentito un musicista
artista che nessuno conosce
crea dietro le quinte
l’irripetibile melodia
di un amore che non sa di esistere
alimentato da una fiducia cieca
e da mille visioni.
Una di queste visioni
ha le stesse mani
lo stesso anello
e lo stesso tuo sguardo.

Luigi Costantino 

Fuori dagli schemi

Sai, è stato bello passeggiare con te.
È stato bello tornare indietro di vent’anni.
Guardarti e fare attenzione a tutti i particolari, ad ogni tua esigenza.
È stato bello sognare, attraverso i tuoi occhi.
È stato bello viaggiare, attraverso le sbarre invisibili del tuo cuore.
Mi hai fatto sentire più giovane.
Addirittura paterno, nel mio desiderio di proteggerti e accogliere ogni tua richiesta.
Sai, è stato bello averti accanto.
Sentirti parlare.
Vederti gesticolare.
Mi hai fatto sentire migliore.
Come al solito, eri una meraviglia.
Un vero incanto per gli occhi e per l’anima.
Con i capelli sciolti o con i capelli raccolti, poco importa.
La tua classe è infinita.
Io forse non sono nessuno, ma sono sempre fiero di te.
Non sei come le altre.
Hai sempre qualcosa in più.
Che ci posso fare?
Mi emozioni.
E non solo per via di quelle tue labbra disegnate.
Non solo per quei tuoi occhi che sembrano usciti da un film Disney.
Il fatto è che quando ti sono vicino, il mio cuore inizia a far rumore.
Diventa frizzante.
Vengono fuori le bollicine.
E poi parte la musica.
Perché tu per me sei la canzone più bella.
Sei il romanzo più interessante.
Sei una storia stupenda che aspetta soltanto di essere riversata sul foglio.
Lo sai che somigli ad una canzone di Dylan?
Lo sai che sei simile ad un libro di De Carlo?
Stessa intensità. Stessa imprevedibilità.
Diciamolo, sei un po’ Jazz.
Non è facile starti dietro.
Ma è un onore starti ad un passo.
Fuori dagli schemi.
Anticonformista e ribelle.
Se gli uomini non fossero palesemente idioti, non ti darebbero un attimo di tregua.
Verrebbero a citofonarti ogni giorno, verso le tre.
Ma che ci vuoi fare, poverini, loro non lo sanno. Loro non ci arrivano.
Si accorgono solo delle canzonette.
Non sono mica abituati a donne come te.
Non lo sanno mica che le tue fragilità sono diamanti.
Che le tue piccole insicurezze sono ciliegie.
E che le tue paure sanno di vaniglia.
Loro non hanno avuto la mia visione.
Tu, seduta al tavolino di un bar, a gustare una granita all’amarena.
Avrei voluto scattarti una foto.
Per mostrare al mondo e a te stessa, la bellezza di ciò che rappresenti.
Tu adesso vorrai sapere:
cosa rappresento?
È semplice.
Sei l’amore fatto donna.
L’orgoglio infinito di una madre.
La gioia senza confini di un poeta.
Sempre m’illumino, ogni volta che ti penso.
Non smetterei mai di dedicarti parole e poesie.
Non smetterei mai di amarti.
Per quello che sei.
Sempre e solo per quello che sei.

Luigi Costantino

(Immagine: Pascal Campion Art)

IO, TU E PROUST

Sapere come baci
quando ti ubriachi
di parole e di vino
e come le tue mani
si lasciano guidare
lungo sentieri
di foglie
di cosa hai bisogno
al risveglio,
cosa chiedi
alle stelle:
ho un’infinita sete
di conoscenza
Proust cercava
il tempo perduto
io cerco la tua anima
nel tempo
leggerei un’intera ricerca
in 7 volumi
e almeno 4000 pagine
pur di conoscere
tutti i momenti
in cui avevi bisogno
di qualcuno,
pur di riuscire
a darti
una carezza soltanto,
quella carezza
che a te sicuramente
basta
per essere felice.

Luigi Costantino 

Forse solo un’idea

Cerco parole.
Forme.
Assonanze.
Il modo giusto per raccontarti.
Ma nessuna parola 
ti rende giustizia.
Nessuna rima è all’altezza.
Forse solo un’idea:
sta qui in mezzo
tra cuore e sguardo
appesa all’albero
di ciò che sento.
Il futuro apre le finestre.
Ecco il panorama:
l’incontro.
La degustazione.
I frutti.

Luigi Costantino

Un altro giorno

Rischio di cadere
nel vecchio tranello
di raccontare in versi
antiche storie di nature morte.
Devo pensare ad andare avanti. 
Un altro giorno è andato
e un altro è ancora qui
a disposizione.
Dentro la stanza la stufa
riscalda i vuoti.
Di fronte a me libri accatastati
volumi di classici
urlano.
Lunghi capelli ricci
a far da segnalibro:
a pagina 27 c’è la vita.
Come un treno veloce
passano davanti
le immagini più belle.
Fuori è abbastanza sereno.
Solo qualche nuvola.
Da lontano sento
un bambino che ride.
E se questa non è poesia,
poco ci manca.

Luigi Costantino

Non dimenticare l’acqua

Basta una nota
un attimo di lucidità
e rivedi tutto quanto per quel che è
solo un equivoco
l’incontro sbagliato
un’errata convinzione
non è tutto il mondo quello che vedi
è solo una piccola parte
guarda: scegli: ciò che vuoi.
L’amore, l’amore
è lì dove crei armonia
lì dove qualcuno
sa essere fedele.
Fedele alla bellezza.
Quanti cuori persi per strada.
Quanta dolcezza ignorata.
Non distruggere mai i fiori.
Non dimenticare l’acqua.

Luigi Costantino

La più grande saggezza

La più grande saggezza è amare.
Nessuna musica è per sempre.
Tranne quella che facciamo risuonare dentro.
Niente e nessuno può impedire il volo di ali forti.
Ho tutto quello che mi serve:
un quaderno, una penna, e la voglia.
Abito le mie passioni.
Non riesco a dare nulla per scontato. Neanche il respiro.
Non mi do mai per vinto.
E se mi chiedono:
“dov’è il sole?”
Be’, io fornisco sempre
il tuo indirizzo.

Luigi Costantino

Nell’angolo segreto di una stanza

Lo hai deciso un giorno di ottobre
che niente più ti bastava
sei andato a pescare
e non sei più tornato
hai nuotato nelle acque fredde
hai dato uno sguardo intorno
e non hai visto molto
non c’erano luci e chiacchiere
o tranquilli bicchieri
da sorseggiare in compagnia
non c’era quella scintilla
che incendia la foresta.
Non c’era quella voce
che ti urla: resta.
Adesso rimane un pensiero
come un vetro sottile
a tagliarsi il cuore.
A me piace l’idea di una canzone
che qualcuno ti dedicherà
di tanto in tanto, nell’angolo segreto
di una stanza.
Mi piace pensare di sentire ancora
da qualche parte, nell’aria
il suono della tua risata.
 
Luigi Costantino

Persino i capelli

Da quando ci sei
rido moltissimo.
Anche se da fuori
non si vede.
Non è un riso sfrenato
non è un riso futile.
Mi sorride il cuore.
Rido dentro.
Una forte allegria
riempie il mio tempo
invade lo spazio
e si infila dentro
ogni cosa che faccio.
Rido dentro
al pensiero
della tua esistenza.
Rido dentro
al pensiero
del prossimo incontro.
Da quando ci sei
mi sorride l’anima.
Mi sorride tutto.
Persino i capelli
mi sorridono.

Luigi Costantino