Un altro giorno

Rischio di cadere
nel vecchio tranello
di raccontare in versi
antiche storie di nature morte.
Devo pensare ad andare avanti. 
Un altro giorno è andato
e un altro è ancora qui
a disposizione.
Dentro la stanza la stufa
riscalda i vuoti.
Di fronte a me libri accatastati
volumi di classici
urlano.
Lunghi capelli ricci
a far da segnalibro:
a pagina 27 c’è la vita.
Come un treno veloce
passano davanti
le immagini più belle.
Fuori è abbastanza sereno.
Solo qualche nuvola.
Da lontano sento
un bambino che ride.
E se questa non è poesia,
poco ci manca.

Luigi Costantino

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